martedì 26 maggio 2020

#STEP 20- INNOVAZIONE NELLO ZIBALDONE DI LEOPARDI

Nello "Zibaldone" il progresso e l'innovazione,con lo sviluppo tecnologico e della civiltà, hanno distaccato l’uomo dalla natura, in quanto, questo ha cercato di uscire dall’ignoranza per conoscere sempre di più ed è così che si viene a conoscenza anche della propria misera condizione di infelicità.  
Giacomo Leopardi


Leopardi infatti considera la storia umana non come progresso, ma come una decadenza causata dalla ragione. Quindi a maggior conoscenza corrisponde maggiore infelicità poiché la ragione ha ucciso le illusioni che nell’antichità davano un senso e valore alla vita, ora invece non vi è alcuna possibilità di sfuggire al dolore e alla noia. 


Leopardi afferma infatti che bisogna recuperare lo stato primitivo per poter tornare a contatto con la natura e far tornare le illusioni a proteggere l’uomo dalla verità.


 Giunge alla conclusione che l’infelicità è universale ed accomuna l’uomo, senza limiti di spazio e tempo.  Questo lo porta anche a considerare che l’universo non sia un luogo ospitale per l’uomo, che aspira alla serenità e al governo della ragione, poiché qui predomina il dolore e l’irrazionalità .


Fonti: Libro di testo "il cuore della letteratura" a cura di Carnero e Iannaccone
http://www.leopardi.it/zibaldone8.php

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