lunedì 30 marzo 2020

#STEP 04 -L'INNOVAZIONE NELLA MITOLOGIA ORIENTALE



Di diversi eroi culturali orientali, è stato detto di aver aiutato l'umanità o di averla salvata in diversi modi, come ad esempio l'arresto di inondazioni, insegnando l'uso del fuoco, e così via. I primi di essi, a volte sono stati considerati divinità,a volte esseri umani eroici, e spesso è stata fatta poca distinzione tra loro. In particolar modo distinguiamo i principali: 


  • Youchaoinventore di case ed edifici, ha aiutato il popolo cinese a fare rifugi in legno; è considarata  una figura oscura che, secondo a leggenda dei “Quattro shi”, ha preso parte alla creazione del mondo.
    trapano arco
  • Suiren , ha insegnato l’uso del fuoco e l’arte della cucina, salvando le varie etnie orientali dall’avvelenamento di cibo, ma l’innovazione principale di Suiren potrebbe essere stato il “trapano arco” che risale alla civiltà della valle dell’Indo.
  •  Leizu , leggendaria imperatrice cinese, che secondo latradizione ha scoperto la “sericoltura” e il telaio per la creazione della seta: secondo il mito, un bozzolo del baco da seta, cadde nel suo tè e lei rimase incantata dal lento dipanamento causato dal calore della bevanda.Un pomeriggio ventilato intorno al 3000 a.C., l'Imperatrice Leizu, consorte del grande Imperatore Giallo, si sedette nel suo giardino per bere una tazza di tè. Sotto l'ombra di un albero di gelso, sollevò la tazza per portarla alle labbra quando, Plink… un piccolo oggetto cadde nella sua bevanda, mancando di poco il suo naso reale. L'imperatrice osservò la tazza con sorpresa. Il bozzolo di una falena, duro, oblungo e di colore bianco pallido, era caduto dai rami ondeggianti del gelso sopra la sua testa. 
    Imperatrice Leizu con l'Imperatore Giallo davanti al gelso
    Con compostezza regale, tolse il grumo dal suo tè e stava per gettarlo quando notò che era stranamente morbido. Il bozzolo non era racchiuso in un guscio duro ma era composto da una specie di fibra, che il veloce bagno nel suo tè caldo lo aveva ulteriormente ammorbidito. Tirando un
    filo che si era slegato, Leizu lo srotolò lungo tutto il suo giardino, per oltre seicento metri. Incuriosita, raccolse dall’albero altri bozzoli, lavorando i fili e creando un tessuto. Quando finì, aveva ottenuto un tessuto morbido e scintillante, fresco al tatto.Eccitata dalla sua scoperta, l'imperatrice non si fermò qui. Studiò i vermi che producevano i bozzoli e notò che non mangiavano nient'altro che foglie di gelso. Leizu convinse l'Imperatore Giallo a trovare un boschetto di gelsi per poter allevare questi bachi da seta e inventò una bobina per avvolgere le fibre, ottenendo il filo, e un telaio per tessere una tela. Poi trasmise quello che aveva appreso al suo entourage dando vita alla sericoltura.Il disgustoso tè pomeridiano permise una nuova scoperta che impregnerà i seguenti cinquemila anni di storia della Cina. Da quel momento in poi, Leizu è conosciuta come la Dea della seta.
  • Shennong   chiamato anche Dio della Fiamma Dio dei Cinque
    Dio della Fiamma- Shennong
    Cereali
     
     è un mitico dio-antenato cinese vissuto secondo la leggenda intorno a 5.000 anni fa, forse dal 2738 a.C. a2698 a.C.; fu lui, secondo la tradizione, a introdurre nell'antica Cina le tecniche dell'agricoltura, e il suo nome Shennong significa "Contadino Divino" o "Dio-Contadino".considerato il padre dell'agricoltura cinese, questo antenato leggendario insegnò al suo popolo come coltivare i cereali per sfamarsene, in modo da evitare l'uccisione di animali. Si dice che abbia assaggiato centinaia di erbe per valutarne il valore medicinale, e che sia l'autore del pen ts'ao ching (trattato medico), il più antico testo cinese sui farmaci, che include 365 medicine derivate da minerali, piante e animali; il vero autore del testo è sconosciuto. La catalogazione di centinaia di erbe medicinali o velenose fu un punto cruciale per lo sviluppo della medicina tradizionale cinese. Il , che agisce da antidoto a una settantina di erbe velenose, è considerato una sua scoperta; secondo la leggenda, nel 2737 a.C. delle foglie provenienti da un ramoscello di tè in fiamme caddero nel suo calderone, in cui stava bollendo dell'acqua.Shennong è anche considerato il padre della medicina cinese e inventore dell'agopuntura.
  •  Fuxi , antico dio cinese di origine umana, a cui è accreditata l’invenzione della caccia e della pesca; si dice che abbia dimostrato all'antico popolo, come addomesticare i cani.
Tali figure mitologiche, sono creatrici di tecniche innovative improntate al progresso sociale, economico, politico e religioso delle civiltà orientali.

Il termine “innovazione”, a mio parere, viene perfettamente incarnato nel mito di “Gun, Yu e il Diluvio Universale” :  durante il regno dell'Imperatore Yao la Cina fu colpita da anni di piogge eccessive che provocarono morti e danni ingenti all'agricoltura (ci si riferisce a questo periodo come al Diluvio Universale cinese). 
"Il Grande Yu"
Era necessario provvedere alla bonifica delle zone allagate ed allestire un sistema di dighe e bacini per il controllo del fluire delle acque. Il padre di Yu, Gun (), fu incaricato dall'Imperatore Yao () di regolare le piene. Questi impiegò più di nove anni per rinforzare gli argini e predisporre dighe e bacini di raccolta per le acque in eccesso, ma ebbe un tale insuccesso nel suo incarico (le dighe cedettero e molte persone morirono) che fu rimosso dal suo incarico e condannato all'esilio dal successivo governante Shun (). Il figlio Yu, divenuto adulto, continuò a studiare il flusso delle acque ed il sistema dei fiumi e canali per trovare una soluzione dove il padre aveva fallito.         
Scelto come successore di suo padre, Yu ottenne la collaborazione di Houji (esperto in problemi agricoli) cominciò a dragare nuovi canali fluviali come vie di deflusso, impiegando per questo lavoro tredici massacranti anni e quasi 20.000 operai. Non solo provvide al deflusso delle acque in eccesso ma fece scavare canali di irrigazione per convogliare l'acqua necessaria nei campi. Yu si applicò all'impresa con tutte le sue energie, fino a dare il buon esempio agli operai lavorando al loro fianco nel drenaggio dei fiumi e mangiando e dormendo con loro. Il risultato fu non solo il controllo delle piene ma anche una migliore disponibilità di acqua per l'agricoltura che assicurò un periodo di prosperità a tutta la Cina. Il sistema costruito da Yu è ricordato nella storia della Cina come il Controllo delle acque del grande Yu.
Per questa impresa, Yu viene ricordato come esempio di temperanza e determinazione. Viene venerato come l'amministratore perfetto. Le storie sui suoi lavori nelle tecniche idromeccaniche lo hanno assurto ad una tale importanza che in tredici anni passò tre volte da casa sua ma non vi entrò mai - sostenendo che una riunione con la famiglia gli avrebbe richiesto troppo tempo e sforzo mentale e quindi lo avrebbe distolto dai problemi di controllo delle piene.  
Un'altra versione di questi fatti si trova nel testo Shi Yi Ji dello storico taoista Wang Jia del quarto secolo dopo Cristo. In questo mito si racconta che Yu fu aiutato nel suo lavoro da un dragone giallo e da una tortora nera. 
Un altro mito racconta che Yu costruì il Sanmenxia o Passo delle tre Gole del fiume Yangzi tagliando la cresta delle montagne, per regolare il flusso dell'acqua, con un'ascia da guerra divina.
Altre storie tradizionali raccontano che Yu sacrificò gran parte del suo corpo nei lavori per il controllo delle acque. Per esempio le sue mani erano coperte di ferite e di calli così come i suoi piedi. In una storia molto diffusa, Yu era sposato solo da quattro giorni quando gli fu dato l'incarico di controllare i flussi. Egli salutò la moglie, dicendo che non sapeva quando sarebbe tornato. Nei successivi tredici anni egli tornò solo tre volte sull'uscio di casa ma non entrò mai all'interno. La prima volta che tornò venne informato che la moglie si trovava con il figlio in un asilo. La seconda volta che passò, suo figlio era già in grado di pronunciare il suo nome. La sua famiglia lo supplicava di tornare a casa, ma egli rispose che era impossibile perché le piene non erano ancora sotto controllo. La terza volta che Yu passò da casa suo figlio aveva dieci anni. Ogni volta Yu rifiutò di entrare in casa, dicendo che le inondazioni continuavano a rendere "senza casa" moltissima gente ed egli non poteva riposarsi
Un altro mito racconta che Yu riuscì ad uccidere il ministro di Gong Xiangliu, un mostruoso serpente a nove teste.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Yu_il_Grande https://it.shenyunperformingarts.org/blog/view/article/e/n7VAgXdtNb4/la-storia-della-seta





martedì 24 marzo 2020

#STEP 01 bis+STEP 02 -STORIA DELLA PAROLA "INNOVAZIONE"

mappa concettuale sulla storia dell parola "INNOVAZIONE"

Il "Dizionario controfattuale dell’innovazione" di Matteo Pelliti, pubblicato in collaborazione con "Città intelligenti", è un glossario incongruo fatto di indagini storico-etimologiche che aprono varchi nella stolida compattezza delle parole d’ordine della modernità. Un antidoto ai tic gergali e alle coazioni al nuovo, da somministrare, parafrasando Montale, agli “innovatori che non si voltano”.  Ecco di seguito, ciò che Pelliti scrive riguardo il termine "innovazione".

"Innovazione” è la ventunesima e, necessariamente, ultima voce del Dizionario controfattuale dell’innovazione. Abbiamo fatto ventuno, come ventunesimo è il secolo che ci sta portando nel futuro a suon di spintoni. Alle rapide certezze delle “magnifiche sorti e progressive” abbiamo provato a opporre l’esitazione della pensosità: per tornare ad affermare, con uno slogan platonico, che innovare è conoscere.

Ciò che hai ereditato dai padri
Acquistalo per possederlo!
Ciò che non serve è un carico pesante;
Solo ciò che l’attimo crea, esso può utilizzare.
(Goethe, Faust, I, 682-685)

Esiste una differenza tra “innovare” e “innovazione”? Torniamo per qualche riga all’etimologia: in-novare, cioè “rendere nuovo”, rimanda alla novità del “nuovo” la cui radice è antichissima e largamente comune alle lingue indoeuropee per indicare tutto ciò che è giovane, recente, che è nato da poco, che non è vecchio ed è… nuovo, appunto, il νέος greco. La dialettica interna al termine, però, quella che mette a contatto in un divenire innovazione e arcaicità, si è persa nel momento in cui “innovazione” ha iniziato a legarsi, nel linguaggio comune, quasi esclusivamente all’idea di “tecnologia”, di téchne. Per qualche riga facciamo un passo ancora più indietro, e precisamente al Cratilo di Platonedialogo che investiga la correttezza dei nomi”, vale a dire la relazione tra un nome e il suo referente, mettendo in discussione se questa relazione sia di tipo naturale o convenzionale. Nella lunga galoppata “etimologica” del Cratilo, che è pure una specie di piccola enciclopedia della cultura greca del tempo (IV secolo a.c.) Socrate ci dice, tra le varie etimologie più o meno fondate che va ricostruendo: Del resto, ancora, la stessa νόησις (= lo stesso pensiero) è τοū νέου έσις (= desiderio del nuovo), ed essere νέα (= nuovi) per gli enti vuol dire essere sempre γιγνόμενα (= in divenire): pertanto colui che assegnò il nome di νεóησις (neóesis), indica che l’anima tende a questo” (Cratilo, 410 E – 412 A). “Innovazione” oggi, al contrario, si è sostanzializzata, reificata, e la parola non evoca più la mobilità fluida del processo conoscitivo, del tendere a qualcosa che, dinamicamente, non c’è ancora quanto a qualcosa che è il risultato di un processo. Ogni processo conoscitivo è, di per sé, innovazione. Detto con uno slogan “platonico”: conoscere è innovare. Quel che si è depositato nel termine, invece, soprattutto negli usi attuali più discorsivi, è qualcosa di ancora – per me – profondamente ottocentesco: l’innovazione è tale se risulta essere qualcosa di esportabile industrialmente, riproducibile in serie (le sedie di legno curvo di Thonet a metà Ottocento). L’illusione della “democraticizzazione dell’innovazione”, infine, si condensò in una celebre frase di Henry Ford, usata anche in tempi recenti come claim pubblicitario: “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti”. Ma a quale costo? E chi sono questi “tutti”?

sabato 21 marzo 2020

#STEP 01 -DEFINIZIONE ED ETIMOLOGIA



innovazióne [Der. del lat. innovatio -onis, dal part. pass. innovatus di innovare, che è da novus "nuovo"]

innovazióne s. f. [dal lat. tardo innovatio -onis]. – 1. a. L’atto, l’opera di innovare, cioè di introdurre nuovi sistemi, nuovi ordinamenti, nuovi metodi di produzione e sim.: la nostra società richiede una profonda i., o, al plur., profonde i.; ipolitichesocialieconomicheb. In senso concr., ogni novità, mutamento, trasformazione che modifichi radicalmente o provochi comunque un efficace svecchiamento in un ordinamento politico o sociale, in un metodo di produzione, in una tecnica, ecc.: un’ifelicericca di conseguenze e di risultatile isinora introdotte si sono dimostrate insufficientiproporreprogettaretentare innovazioniitecnologicaiorganizzativa (in un’azienda); incentivare le idei processi produttivi; anche in particolari meccanismi o prodotti dell’industria: nell’ultimo modello sono state apportate interessanti innovazioni2. Con sign. specifico, in linguistica, ogni cambiamento fonetico, morfologico, lessicale, sintattico, che ha inizio in un dato punto di un’area linguistica ad opera di un individuo o di un particolare ambiente sociale, e che s’irradia quindi in altre parti dell’area o in aree vicine, venendo a contrasto di volta in volta con la situazione o le situazioni precedenti e superandole in grazia del prestigio di cui gode il centro innovatore. Un esempio di innovazione fonetica è in latino il mutamento del dittongo au in o: lat. class. auricula, lat. volg. oricula; di innovazione morfologica è la sostituzione in latino del futuro del tipo amabo «amerò» con il futuro perifrastico del tipo amare habeo (da cui poi l’ital. amerò); di innovazione lessicale è la sostituzione di caballus a equus «cavallo»; di innovazione sintattica è l’uso, nel latino parlato, di un elemento dimostrativo (per es. ille) in funzione di articolo (ital. il). 3. In botanica, giovane ramo di muschi e di altre piante inferiori; nelle spermatofite, sono innovazioni i germogli e particolarm. quelli basali delle graminacee.


(fonte: vocabolario Treccani)


Cliccando sul seguente link ,si possono trovare i vari concetti di "Innovazione" nei campi scientifici, economici e non solo: http://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca/innovazione/



#STEP 25- SINTESI FINALE

Ed ecco che arrivata alla conclusione del corso, mi ritrovo a scrivere uno degli ultimi post del mio blog dedicato all’INNOVAZIONE. Ho cerc...